“Facciamo chiarezza e riportiamo la questione su un piano tecnico, come deve essere: lo Sliding centre di Cortina è un’opera pubblica inserita nel Piano delle opere olimpiche. Oltre all’impianto sportivo, il progetto prevede la riqualificazione dell’area del Ronco per un’estensione complessiva di 7 ettari; un intervento dunque ampio e complesso che porterà benefici importanti alla comunità di Cortina, sia dal punto di vista sociale che ambientale. Come illustrato in più occasioni sono stati rispettati ad oggi i tempi per la redazione dei diversi livelli di progettazione e l’acquisizione di tutte le necessarie autorizzazioni, paesaggistiche e ambientali, oltre ad assicurare la copertura economico-finanziaria dell’opera. Attualmente è in corso la procedura per l’affidamento dei lavori che si completerà entro la fine del mese di settembre. Questa la realtà dei fatti. Inoltre, si sottolinea che il progetto dello Sliding centre possiede tutti i requisiti innovativi e prestazionali per ospitare le prossime gare olimpiche secondo quanto asseverato anche dalle Federazioni nazionali e internazionali. Il progetto, a seguito di una approfondita analisi comparativa con gli impianti sportivi esistenti, ha tenuto conto anche della possibilità di poter utilizzare impianti prossimi al confine italiano: con il supporto tecnico delle Federazioni è stato tuttavia riscontrato che gli impianti esaminati non fossero in possesso dei requisiti prestazionali per ospitare le Olimpiadi, compreso l’impianto di Innsbruck”. Lo afferma Luigivalerio Sant’Andrea, Commissario di Governo e Amministratore delegato della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026.