Vai al contenuto

Giochi 2026: “Il progetto paralimpico ha guidato quello olimpico”

Oggi pomeriggio, a Verona, in occasione delle celebrazioni del “One year to go Paralympic Winter Games”, alla presenza del Sindaco Damiano Tommasi, dell’assessore regionale veneto Cristiano Corazzari, dell’AD di Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Varnier, del Presidente del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli, del Presidente del Comitato Paralimpico internazionale Andrew Parsons è intervenuto il Commissario e Amministratore Delegato di SIMICO, Arch. Fabio Saldini. All’Arena di Verona si terrà la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi e la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi. 

L’intervento sull’Arena di Verona, tra tutti i 94 progetti del Piano delle opere olimpiche, è forse quello più difficile e sfidante per tutti noi. Perché è uno dei monumenti storici più noti al mondo, perché ci sono alcune opere indifferibili da consegnare a Fondazione Milano Cortina 2026 per la realizzazione dei Giochi e perché l’intervento non è solo sull’Arena. Realizzeremo percorsi esterni che condurranno ai principali punti di approdo alla città, da piazza Bra all’Arena: questa è la principale legacy che lasceremo alla città. E poi altre opere saranno realizzate all’interno dell’anfiteatro come le passerelle, altre ancora come la platea e il palco che in assetto ordinario miglioreranno la fruizione complessiva. Abbiamo utilizzato i parametri più adatti alle persone con disabilità per allargare e migliorare la progettazione per tutti. Per la prima volta siamo nelle condizioni di dire che il progetto paralimpico ha guidato quello olimpico: lo vediamo con lo Stadio del Ghiaccio di Cortina, con la pista Olympia delle Tofane, lo vediamo nelle opere di viabilità previste sempre Cortina e lo vediamo anche nella pista da bob. Perché progettare lo Sliding centre adatto anche a persone con disabilità ci ha permesso di migliorare la fruizione per tutti. Per questo, anche a nome di tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano senza sosta con me, ringrazio per l’opportunità che le Paralimpiadi ci hanno dato di migliorare il nostro progetto e di garantire un’ importante eredità universalmente accessibile “.